C’è una povertà generale nella regione ma attraverso la formazione gli agricoltori diventano capaci di rialzarsi in piedi. Il mio lavoro è quello di formarli e di aiutarli a non cadere in miseria. Se le loro coltivazioni vanno incontro particolari requisiti, il caffè viene venduto a buon prezzo e loro ottengono un buon livello di vita. Con Fairtrade abbiamo migliorato i servizi e accresciuto la qualità della produzione,.
Olivia Mwombeki, KCU
KCU, Kagera Cooperative Union, è un’associazione di piccole cooperative produttrici di caffè del commercio equo e solidale, localizzate a nord – ovest della Tanzania, nei pressi del Lago Victoria. Nata nel 1950, oggi comprende più di 60.000 piccoli produttori della regione di Kagera, dove il caffè rappresenta un’importante fonte di sostentamento per la maggior parte della popolazione. Spesso i terreni posseduti dai singoli agricoltori hanno dimensioni molto ridotte, in media circa mezzo ettaro, e non riescono a garantire guadagni sufficienti per il mantenimento delle loro famiglie. Grazie a Fairtrade, KCU ha potuto realizzare decine di progetti a beneficio dei propri soci e delle loro famiglie.
KCU ha iniziato a vendere caffè a condizioni Fairtrade nel 1988 e con il guadagno ulteriore che ha ottenuto si è subito impegnata per la costituzione di un ufficio export che le consentisse di vendere il proprio caffè sui mercati internazionali e ampliare così il proprio mercato.
Oggi, forte è l’impegno della cooperativa al miglioramento qualitativo del proprio prodotto: KCU ha lavorato per convertire la propria produzione al biologico, utilizzando tecniche innovative e sostenibili per aumentare la produttività. L’Associazione sta operando anche intensamente per sviluppare il coinvolgimento diretto dei membri delle cooperative nelle decisioni. Due volte all’anno, si riunisce l’Assemblea Generale, organo decisionale di KCU, a cui intervengono i rappresentanti di tutte le 124 cooperative provenienti dai villaggi, ed insieme approvano il budget e decidono la destinazione del Fairtrade Premium.
Premio Fairtrade
Ciascuno dei 126 gruppi di base ha un proprio comitato. Due rappresentanti scelti dal comitato partecipano all’Assemblea generale di KCU che si riunisce due volte l’anno. Qui vengono prese le decisioni su come investire il Premio Fairtrade.
- Infrastrutture locali: i membri di KCU producono il loro caffè in aziende agricole isolate all’interno di colline scoscese. Utilizzando il Premio Fairtrade, KCU ha costruito strade e ponti per collegare i gruppi di base alle aree di raccolta del caffè. Questo rende il processo più efficiente, c’è meno spreco e la vita dei contadini è più facile.
- Infrastrutture per il caffè: KCU ha acquistato macchine per sbucciare il caffè per rendere più veloce il processo e per far arrivare il prodotto sul mercato nel modo più veloce possibile.
- Educazione e salute: il Premio Fairtrade ha portato alla costruzione di scuole e di centri per la salute nell’area. Le scuole hanno bisogno di continuo supporto e KCU investe una percentuale del Premio ogni anno per il loro mantenimento.
- Conversione al biologico: KCU ha investito il Premio nella conversione al biologico, supportando l’intero ecosistema nella regione subtropicale.
- Una torrefazione in Tanzania: i membri hanno investito il Premio Fairtrade in una torrefazione per caffè solubile, Tanica di cui la cooperativa possiede il 53% delle azioni.
- Molteplici utilizzi: sono molti i modi in cui KCU ha scelto di spendere il proprio guadagno derivato dalle vendite a condizioni Fairtrade: nell’allevamento, nel miglioramento delle case, nelle rette scolastiche. Mentre la scuola primaria è ormai sviluppata, lo stesso non è per quella secondaria.