Che cos’è il “prezzo Fairtrade”?

Il Prezzo Minimo Fairtrade è il prezzo minimo garantito alle organizzazioni di agricoltori per i loro prodotti. Si tratta di una quotazione fissa, stabilita insieme agli agricoltori per consentire loro di ricevere un guadagno che copra i costi medi di una produzione sostenibile.


In alcuni casi e in alcuni periodi può essere anche inferiore ai valori di mercato perché le merci sono soggette a continue fluttuazioni che dipendono dalle quotazioni di borsa (come per il cacao e il caffè) o da particolari condizioni di domanda e offerta che possono variare in modo rapido e imprevedibile. In queste situazioni, gli Standard Fairtrade prevedono che agli agricoltori vada corrisposto il prezzo di mercato.

Quanto del prezzo finale dei prodotti va ai produttori agricoli?

Fairtrade non controlla il Prezzo al dettaglio che dipende da chi distribuisce il prodotto. Calcolare la percentuale di prezzo al produttore è molto complicato perchè varia a seconda dell’origine, dalla marca che si sceglie, dalle caratteristiche del prodotto e dal punto vendita in cui si fa l’acquisto…tanti aspetti che Fairtrade non controlla!


Ad ogni modo, sul sito di Fairtrade International trovi i prezzi pagati agli agricoltori per le materie prime.


Quanto più i consumatori sceglieranno prodotti provenienti da filiere etiche e incalzeranno le aziende per introdurli nel proprio assortimento, quanto più si abbasserà il prezzo al consumatore.

Che cos’è il Premio Fairtrade e come viene utilizzato dai produttori?

Il Premio Fairtrade è un margine aggiuntivo pagato ai produttori da investire in progetti sociali, sanitari e di miglioramento della produzione attraverso un programma partecipativo e democratico. Sono gli stessi agricoltore, infatti, che decidono come utilizzare il Premio Fairtrade. Nel caso di piccole organizzazioni come le cooperative agricole, i soci prendono decisioni votando durante le loro assemblee*. Nel caso del lavoro dipendente, gli standard Fairtrade richiedono che un Comitato eletto democraticamente, composto dai lavoratori e dalle lavoratrici, sia responsabile dell’amministrazione del Premio.

In generale, il Premio può essere usato per migliorare le tecniche produttive nelle cooperative, per acquistare mezzi o prodotti per l’agricoltura, per costruire strade e infrastrutture, per coprire le spese per l’istruzione dei bambini e delle bambine,  o per creare ambulatori medici e pozzi per l’acqua potabile a beneficio delle loro comunità.

I prodotti Fairtrade provengono solamente da organizzazioni di piccoli produttori?

No, la certificazione Fairtrade prevede degli standard anche a beneficio dei lavoratori dipendenti, i più vulnerabili nella catena produttiva. Parliamo soprattutto di piantagioni nella produzione del tè, banane, fiori, dove è previsto il coinvolgimento diretto dei lavoratori nell’azienda attraverso un Comitato ” eletto democraticamente che gestisce l’utilizzo del Premio, salari adeguati, il rispetto dei diritti sindacali.

Gli Standard Fairtrade sono stati elaborati a partire dalle Convenzioni internazionali ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) che si basano sul rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, sul divieto di sfruttamento del lavoro minorile, di discriminazione e di molestie.

Conosco dei produttori agricoli di un Paese in via di Sviluppo, possono entrare nel circuito Fairtrade?

Devi contattare FLOCert che gestisce indipendentemente i processi di certificazione dei produttori e trader rispetto agli Standard Fairtrade. Tutti i dettagli nel loro sito: https://www.flocert.net/wp-content/uploads/2017/09/Application-Fairtrade-Certification_SOP-en.pdf.