Sei al supermercato e guardi i prodotti sullo scaffale: quanti marchi, certificazioni e dichiarazioni sulla confezione! Cosa significano tutti questi bollini, e possiamo davvero fidarci delle certificazioni? Sei anche tu tra i consumatori che dichiarano di soffrire di “stress da etichetta” quando confrontano i diversi marchi e i loro claim? Qui ti aiutiamo a fare chiarezza, spiegandoti in cosa Fairtrade è diverso dagli altri marchi.
Prendiamo gli standard molto seriamente
Gli Standard Fairtrade sono la spina dorsale del nostro approccio. Includono una serie di criteri economici, ambientali e sociali che sia i produttori che i trader devono rispettare per ottenere e mantenere la certificazione Fairtrade. Ecco i principali:
Criteri economici
- il Prezzo Minimo Fairtrade, che ha l’obiettivo di dare ai produttori una rete di salvataggio nel caso in cui i prezzi di mercato crollino, e consente loro di fare programmi a lungo termine
- Il Premio Fairtrade, una somma di denaro aggiuntiva che agricoltori e lavoratori decidono come investire per migliorare la qualità della propria vita e del proprio lavoro
- Accesso al capitale per rendere più stabili le attività dei produttori, tramite partnership commerciali di lungo periodo e prefinanziamenti pagati dai compratori ai produttori che li richiedono.
Criteri ambientali
- Buone pratiche agricole e ambientali, inclusa una gestione responsabile dell’acqua e dei rifiuti
- Rispetto e mantenimento della biodiversità e della fertilità del suolo
- Riduzione nell’uso di pesticidi e fitofarmaci e divieto di usare materiali pericolosi
- Divieto di usare OGM
- La certificazione biologica non è richiesta, ma promossa e sostenuta con Prezzi Minimi Fairtrade più alti per i prodotti biologici.
Criteri sociali
- I piccoli produttori devono essere organizzati in modo democratico (tipicamente in forma cooperativa), devono seguire processi decisionali partecipati, trasparenti e inclusivi (in particolare riguardo la parità di genere)
- Nei contesti delle piantagioni, dove è normale avere dei dipendenti salariati, le aziende devono assumere su base non discriminatoria, pagare stipendi uguali o superiori ai salari minimi legali o locali, assicurare ai dipendenti libertà di associazione e contrattazione collettiva, salvaguardare la salute dei lavoratori e consentire loro di gestire il Premio Fairtrade.
- Gli standard proibiscono il lavoro forzato e il lavoro minorile.
I prodotti con il Marchio FAIRTRADE sono stati certificati secondo gli Standard Fairtrade. Quando questi criteri non vengono rispettati, l’organizzazione dei produttori viene sospesa finché non vengono messe in atto e verificate misure correttive. In caso contrario, viene decertificata.
Fairtrade ha inoltre uno Standard per i trader, con l’obiettivo di assicurare che le aziende che acquistano prodotti Fairtrade trattino in maniera equa i loro fornitori.