Shock, frustrazione e rabbia. Questi sono stati i miei sentimenti quando ho letto in uno studio di Fairtrade sulla Costa d’Avorio che solo il 12% dei coltivatori di cacao guadagna abbastanza per vivere (qui la versione completa dello studio in .pdf ndr).
Gli amanti del cioccolato di tutto il mondo saranno scioccati quanto me nello scoprire che il reddito medio di una famiglia di agricoltori ivoriana è di 2.600 dollari, mentre i nostri calcoli dicono che un reddito dignitoso dovrebbe essere di 6.133 dollari l’anno. Sono frustrato perché stiamo parlando di coltivatori di cacao Fairtrade, che ricevono il Prezzo Minimo e il Premio per il loro raccolto. Sono arrabbiato, perché la situazione per la maggior parte dei coltivatori di cacao potrebbe essere ancora più precaria.
I coltivatori di cacao guadagnano solo il 40% di un reddito dignitoso
I prezzi mondiali del cacao in un anno sono scesi di più di un terzo. L’ultimo report Cocoa Barometer (qui la versione completa in pdf) di un gruppo di ONG da tutto il mondo, evidenzia un fallimento sistemico del commercio globale del cacao. I coltivatori si accollano tutto il rischio della volatilità dei prezzi, mettendo un peso insostenibile sui loro fragili redditi, mentre gli altri attori della filiera si adattano o addirittura guadagnano e i consumatori continuano a godere del loro cioccolato.
Questo accade ancora, nonostante i considerevoli investimenti dell’industria per la costruzione di un settore del cacao sostenibile. Il focus finora è stato l’aumento della produttività e la diversificazione delle colture. Sono ingredienti importanti nel mix delle entrate. La famiglia di contadini media della Costa d’Avorio raccoglie circa la metà o anche meno di quello che potrebbe produrre se potesse investire in formazione e in risorse come fertilizzanti, attrezzature e ripiantumazione. Se i contadini diversificassero le colture, potessero dedicarsi all’allevamento o svolgessero altre attività, abbasserebbero il rischio connesso alla volatilità del prezzo del cacao.
Dobbiamo pagare di più
Ma anche triplicando il raccolto, non daremmo ai coltivatori di cacao un reddito decente. E la sola diversificazione non rende necessariamente più redditizia la coltivazione. Se vogliamo che i contadini abbiano un reddito dignitoso, dobbiamo essere disponibili a pagarli di più. Non possiamo girarci attorno.
Fino a poco tempo fa, il prezzo era un argomento tabù quando si parlava dei guadagni degli agricoltori. Ora il dialogo su questo tema si sta aprendo. Quasi 1.500 partecipanti alla Conferenza Mondiale del Cacao di quest’anno, incluse ONG, governi e player dell’industria, hanno esortato a un’azione più decisiva per rendere il reddito dignitoso una realtà.
A Fairtrade, stiamo presentando una nuova strategia per il cacao, per fare in modo che i redditi diventino dignitosi con un approccio complessivo che tiene conto di produttività, efficienza dei costi, e maggiori vendite in termini Fairtrade. Andremo oltre la revisione del Prezzo Minimo e del Premio per il cacao. Vogliamo spingere per un nuovo modello di determinazione del prezzo basato sul reddito dignitoso.
Non possiamo farlo da soli. Vediamo il prezzo di riferimento come la base di interventi sul reddito insieme a partner commerciali disponibili, e come un modo rivoluzionario di definire il reddito dignitoso e gli obiettivi di pricing con cui i player dell’industria possono misurarsi e comunicare la loro impronta.
I consumatori devono saper distinguere i prodotti con un reddito dignitoso da quelli che non mettono l’agricoltore al centro
I prezzi di riferimento per il reddito dignitoso daranno inoltre ai consumatori l’opportunità di mettersi in contatto con gli agricoltori e fare le scelte giuste, consentendo loro di distinguere il cacao che determina reddito dignitoso da altre opzioni meno attente agli agricoltori.
Noi, amanti del cioccolato di tutto il mondo, possiamo trasformare shock, frustrazione e rabbia in azioni per assicurare ai coltivatori di cacao un reddito dignitoso. Le difficili condizioni del terreno in cui “giocano” i coltivatori di cacao in Costa d’Avorio e altrove possono essere appianate se ci occupiamo del reddito insieme, con decisione, come un imperativo morale e come un progresso effettivo.
Aggiungere al mix il prezzo è la cosa giusta da fare.
di Dario Soto Abril, CEO Fairtrade International
Questo articolo è stato pubblicato in originale su www.globalcause.co.uk.. Traduzione e adattamento Ufficio comunicazione Fairtrade Italia.