In Perù, la coltivazione del cacao è cresciuta molto ma la presenza di metalli pesanti nel suolo è un problema per l’esportazione.
Il progetto “Sviluppo di tecnologie pulite per la riduzione del cadmio nella Cooperativa Agroindustrial Cacao Alto Huallaga, Tingo Maria, Huanuco, Perù” cerca la sostenibilità nella catena del valore del cacao nelle organizzazioni di piccoli produttori peruviani attraverso l’implementazione di pratiche di rimedio al problema del cadmio.
Il progetto, della durata di 24 mesi, è finanziato dalla Clac con la partecipazione, la cooperazione e il monitoraggio del suo personale.
L’organizzazione ha reso disponibili i suoi strumenti per sviluppare un tecnologia biologica (pulita) per diminuire l’assorbimento del cadmio da parte delle piante di cacao.
Il nuovo Regolamento Europeo
Nel 2014 L’Unione Europea ha pubblicato il Regolamento EU 488/2014 della Commissione Europea (5 dicembre 2014) che modificava il Regolamento 1881/2006 riguardante la quantità massima di cadmio contenuta nel cibo. In questa modifica, il cacao e i prodotti a base cioccolato erano inclusi nella lista dei massimi livelli di contenuto entrati in vigore dal primo gennaio 2019. Le organizzazioni di produttori hanno dovuto prendere in considerazione le nuove regole dell’Unione Europea che è il principale cliente per il cacao proveniente dall’America Latina, anche in previsione del fatto che questi requisiti possano permeare anche altri mercati che consumano cacao certificato Fairtrade.
Le fasi del progetto
Il progetto è iniziato nell’agosto del 2020 e consiste in 3 fasi. La prima attività sviluppata è stata l’estrazione di campioni di terreno e di fave da 10 lotti che sono stati mandati in un laboratorio per le analisi sul contenuto di cadmio. Una volta che i lotti sono stati selezionati, sono stati applicati i trattamenti, dopo aver potato le piante e sarchiato i terreni. Secondo i risultati del test, il contenuto di cadmio nei lotti coltivati a cacao varia in modo considerevole da un terreno all’altro sia per quanto riguarda il suolo che le fave.
Risultati attesi
I risultati attesi sono la diminuzione tra il 25 e il 40% del contenuto di cadmio nelle fave di cacao alla fine di settembre 2021, grazie all’applicazione delle modifiche raccomandate dal pacchetto tecnologico nei lotti selezionati. In più, ci si aspetta di arrivare a una riduzione del 50% del cadmio nelle fave di cacao fermentate ed essiccate, grazie all’uso di microrganismi di lieviti all’inizio del processo di fermentazione in un periodo di tempo non più lungo di un mese dall’inizio del trattamento. Alla fine ci si attende che il cadmio contenuto nel cacao liquido si ridurrà almeno del 18% a causa dell’effetto del concaggio in momenti differenti dopo la conclusione del processo di fermentazione e di essiccazione delle fave.