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Continua a leggereLe organizzazioni Fairtrade fanno la conta dei danni provocati dal passaggio di Eta e Iota: in Nicaragua e Honduras è emergenza cibo.
L’uragano Iota ha invaso la costa del Nicaragua con forza 5. È il più forte uragano che abbia mai colpito il Nicaragua tra quelli che si sono registrati finora, a due sole settimane dal passaggio ed dell’uragano Eta. Entrambihanno seguito un percorso simile entrando in Nicaragua e Honduras che sono stati fortemente colpiti. In seguito Iota ha continuato il suo percorso verso El Salvador, dove si è dissolto mercoledì 18 novembre anche se le piogge hanno continuato per tutto il giorno successivo. Iota ha colpito duramente zone della Colombia e dei Caraibi, particolarmente le isole di Providencia e Sant’Andres. Almeno 40 persone sono morte a causa degli effetti di Iota tra l’America Centrale e la Colombia e ci si aspetta che il numero delle vittime aumenti con l’avanzare dei soccorsi. Questo bilancio di aggiunge ai 200 morti registrati dopo l’uragano Eta, due settimane fa. Gli uragani hanno lasciato comunità e città allagate e isolate. Ci sono gravi danni alle infrastrutture, ai ponti e importanti perdite nel settore agricolo poiché vaste aree coltivate sono state sommerse dall’acqua. L’Unicef stima che 4.6 milioni di persone siano state colpite dalla devastazione lasciata da entrambi gli uragani in Centro America. Il settore agricolo è stato particolarmente devastato con danni per milioni di dollari,dal momento che migliaia di ettari di coltivazioni di cereali di base, frutta, verdura tra Nicaragua, Honduras e Gautemala sono stati inondati dalle intense piogge delle ultime settimane.
Fino a giovedì 19 novembre 21 persone erano morte a causa delle inondazioni e delle frane causate dall’uragano Iota che ha colpito più di 400 mila persone in Nicaragua. Più di 62.000 persone sono state sfollate in rifugi di emergenza allestiti dal governo.
Secondo il Consiglio superiore dell’impresa privata, l’effetto a ruota del passaggio degli uragani Eta e Iota si è tradotto in 1200 km di strade devastate. Le piogge associate a entrambi i fenomeni metereologici hanno inondato i campi e le aree di pascolo mettendo a rischio anche le coltivazioni di caffè, zucchero di canna, arachidi, riso, mais e legumi da cui dipende una larga parte della sicurezza alimentare del paese come buona parte delle esportazioni. Le stime preliminari indicano che il 70% della produzione di fagioli dell’ultima raccolta e circa il 10% del riso siano già stati persi dopo il primo uragano. La Federazione delle cooperative per lo sviluppo (FECODESA) del Nicaragua stima anche che il 60% del mais coltivato dai suoi 200 mila soci sia stata colpita.
L’uragano Iota ha causato danni alle organizzazioni Fairtrade in Nicaragua. CECOCAFEN ha riportato danni alle abitazioni e alle piantagioni dei soci. PRODECOOP ha riferito che 2000 famiglie vulnerabili sono state colpite e che sta cercando aiuto per finanziare le forniture di cibo per almeno un mese e per riaprire le strade per raggiungere i campi. Anche SOPPEXCA ha rispostato danni. I produttori di Central de Mujeres de las Diosas sono stati sfollati.
Gli uragani Iota ed Eta hanno lasciato un bilancio di almeno 91 morti e quasi 600.000 famiglie colpite, più di 56.000 evacuate, 42 ponti distrutti e 54 danneggiati.
Il Ministero dell’agricoltura, Mauricio Guevata, ha riferito perdite di più dell’80% nel settore agricolo a causa dei danni portati da entrambi gli uragani. Nei dipartimenti di Cortes, Atlantida, Colon, Santa Barbara e parte di El Paraiso, le coltivazioni sono state danneggiate da Eta. Mentre con Iota, i settori più colpiti sono stati quello del pesce, degli agrumi e dei cereali come mais e fagioli. Numerosi ponti e strade sono stati danneggiati in varie località, in alcuni casi lasciando le popolazioni isolate, specialmente al nord del paese. Una stima dei danni è ancora in corso. Tuttavia, a causa del percorso degli uragani, si stima che molte organizzazioni che sono nelle aree interessante siano state colpite. Le organizzazioni Fairtrade sono state investite da frane nelle aziende agricole e danni alle infrastrutture e alle strade. Alcune comunità di produttori che sono socie di PROEXO non possono accedere ai campi a causa della distruzione dei ponti e delle strade di accesso, di frane, dello straripamento dei fiumi e perdite nelle unità di produzione.
L’organizzazione COAGRICSAL riferisce di danni alle infrastrutture. APROCAGUAL, che produce cacao, ha sofferto di perdite dopo il passaggio di Eta che sono peggiorate dopo Iota. Almeno tre case sono andate distrutte e la scuola locale ha subito forti danni. Le piantagioni sono state inondate e i produttori hanno perso buona parte dei propri raccolti di cacao. Le piantagioni e le case sono state inondate ancora dal pssaggio di Iota.
Iota ha provocato la morte di 5 persone che si aggiungono ai 60 morti registrati dopo il passaggio di Eta ma I dati potrebbero peggiorare perché gli sforzi per portare soccorsi stanno continuando. Si stima che circa 190.000 persone siano state colpite, specialmente i contadini che hanno perso le loro coltivazioni. Ci sono attualmente 5000 persone sfollate. Molte comunità sono rimaste isolate nei diversi stati del Paese.
Le organizzazioni Fairtrade APODIP, ASOBRAGRI, CIPAC, FEDECOCAGUA (nelle zone di Huehuetenango e Alta Verapaz) sono state colpite dal passaggio di entrambi gli uragani. ASOBAGRI segnala che molte organizzazioni sono rimaste isolate a causa dei danni ai ponti e alle strade. L’organizzazione chiede aiuto per fornire cibo, farmaci e acqua via elicottero alle comunità colpite.
Circa 15 comunità sono rimaste senza elettricità e hanno riportato danni al sistema idrico in 9 comunità. Inoltre, secondo i dati ufficiali, le frane hanno bloccato 7 strade. Nelle cooperative certificate Fairtrade si sono registrati danni alle coltivazioni di caffè dovuti alle eccessive piogge che hanno causato la caduta delle bacche mature. Anche cxccnella coltivazione dello zucchero di canna, c’è stata un’alta percentuale di perdite. Secondo l’Associazione dei produttori di caffè di El Salvador (Acafesal), le piogge intermittenti causate dalla tempesta Eta hanno messo a rischio tra il 15 e il 20 per cento della produzione ci caffè preventivata per la raccolta 2019-2020. Questi dati potrebbero aggravarsi a causa degli effetti dell’uragano Iota.
La parte Sud del Messico ha registrato pesanti piogge e allagamenti provocati dall’uragano Iota. Le organizzazioni di San Cristobal de las Casas, nelle regioni di los Altos e Selva erano già state colpite dal passaggio di Eta. L’organizzazione Mieles del Sur ha rispostato la perdita di 100 alveari causata dalle frane che si sono verificate dopo le piogge.