Un contributo di Juan Pablo Solis, Senior Advisor per clima e l’ambiente e Javier Aliaga Lordeman, Direttore di Centro di eccellenza Fairtrade sul clima e l’ambiente pubblicato su Devex il 24 luglio 2023
Non importa dove si guardi, è difficile ignorare il fatto che le realtà virtuali stanno avendo il loro momento. Multiversi, metaversi, fake news e intelligenza artificiale stanno deformando la nostra percezione del mondo attorno a noi e ci stanno rendendo difficile distinguere la realtà dalla fiction. Ma come governi, società civile e istituzioni globali riunite a Roma questa settimana per il momento di Bilancio nell’ambito del Forum delle Nazioni Unite sui Sistemi alimentari, i pensieri sono focalizzati nel mondo reale della sostenibilità e della insicurezza alimentare. Questo incontro, convocato per discutere azioni rafforzate per i sistemi del cibo a livello globale non è tanto all’insegna di “Tutto. Ovunque. Tutto in una volta” ma più all’insegna di “Sostenibilità. Subito. Qui e ora”.
Sistemi del cibo sostenibili ed equi sono cruciali per la sopravvivenza sia del pianeta che delle persone. Forniscono sostentamento alle famiglie, lavoro alle comunità e sono in prima linea per combattere il cambiamento climatico. Ma i nostri sistemi globali del cibo sono anch’essi sull’orlo del collasso – e se questo si verificasse, il futuro dell’umanità è messo a rischio. Sappiamo che in soli 30 anni l’aumento delle temperature e il cambiamento dei modelli di precipitazioni renderanno molte regioni inadatte alla coltivazione di colture essenziali come banane, caffè, avocado e anacardi.
I produttori di banane dei Caraibi e dell’America Centrale sanno che dovranno affrontare precipitazioni più scarse e temperature più estreme, mentre i loro corrispettivi in Sudest Asiatico e in Oceania affrontano il rischio crescente di cicloni tropicali. Allo stesso tempo, i coltivatori di caffè in regioni chiave come Brasile, Indonesia, Vietnam e Colombia potrebbero presto incontrare picchi di temperatura insieme alla siccità, riducendo drasticamente la produzione di caffè fino al 50%. In India e Benin, temperature crescenti potrebbero deprivare i contadini della maggior parte dei terreni favorevoli alla produzione di anacardi.
Navigare gli impatti climatici
Gli impatti climatici provocheranno inevitabilmente una serie di conseguenze ambientali, sociali ed economiche. Paesi in cui le economie dipendono da colture da reddito soffriranno una caduta nei guadagni. Foreste e riserve protette rischieranno la deforestazione a causa del fatto che i contadini cercheranno una terra più produttiva. La sussistenza di intere comunità sarà a rischio. I sistemi alimentari affronteranno significativi stravolgimenti non solo in origine ma anche nei paesi consumatori.
Anche se la distruzione potrebbe essere imminente, non è inevitabile. Adottando sistemi di produzione sostenibili e resilienti possiamo evitare e mitigare molti impatti climatici avversi rafforzando nello stesso tempo le possibilità di raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio. Questo significa passare a modi più sostenibili di produrre in agricoltura che tengano conto e si adattino ai bisogni dei contadini, delle loro comunità e del loro ambiente locale.
Agroecologia, chiave per sistemi del cibo sostenibili
Come Fairtrade, crediamo fermamente che un futuro sostenibile inizi con sistemi del cibo sostenibili. Ecco perché stiamo lanciando la nostra nuova policy sull’agricoltura sostenibile che abbraccia i principi dell’agroecologia e farà in modo che due milioni di contadini e lavoratori lavorino in un modo che benefici noi tutti, aiutandoci a realizzare l’Agenda 2030. Si applica alle colture del cibo, alle fibre e alle piante.
L’agroecologia – l’applicazione di principi responsabili ambientali e sociali alla coltivazione – potrebbe essere la parola d’ordine del nostro tempo, ma era incorporata nei principi di Fairtrade fin dalla nascita, 30 anni fa. Le nostre origini, la mission e la vision esplicitamente fanno riferimento a temi come il cambiamento climatico, l’autonomia degli agricoltori, la gestione della terra e la sicurezza del cibo ma anche alla nutrizione, alla biodiversità e alla giustizia sociale – tutti elementi essenziali per raggiungere con successo gli SDGs.
L’Agroecologia inoltre abbraccia altri principi fondamentali di Fairtrade come l’empowerment delle popolazioni vulnerabili e marginalizzate nelle aree rurali. Più importante, è un approccio olistico che prende in considerazione tutte le dimensioni, ecologica, sociale ed economica dei sistemi alimentari e i cambiamenti necessari per renderle veramente sostenibili.
In relazione all’SDG 13 sull’azione climatica, Fairtrade già supporta cooperative, agricoltori e piantagioni con formazione, raccolta fondi, partnership e accesso a risorse finanziarie e il coinvolgimento di esperti in modo che possano adattarsi e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. La nostra nuova policy sull’agroecologia prevede un rinnovato e intensificato sforzo per aiutare i contadini e le loro organizzazioni a ridurre lo spreco di acqua, le emissioni di gas serra, e a generare nuove risorse di reddito come quelle associate alla vendita del carbonio.
Per quanto riguarda crescita economica sostenibile e lavoro dignitoso – SDG 8 – il lato sociale dell’agroecologia vedrà Fairtrade aumentare il suo lavoro per l’impiego dei giovani e per opportunità di vita dignitose in modo da garantire che i sistemi alimentari sostenibili e l’agricoltura nel suo complesso siano opzioni lavorative praticabili per i giovani delle comunità rurali. I sistemi alimentari saranno sostenibili solo se i contadini saranno disponibili e capaci di continuare a fare il loro lavoro. Fairtrade continuerà a promuovere la creazione di luoghi di lavoro sicuri e rispettosi per i giovani e ad affidare a loro la partecipazione nelle sedi decisionali in modo che la coltivazione sostenibile possa essere preservata per il futuro delle prossime generazioni.
A beneficiare del focus di Fairtrade sulla agroecologia non saranno solo i contadini e le loro famiglie. Continueremo a lottare non solo per una produzione sostenibile ma anche per un consumo sostenibile – SD12 -, per mercati più equi e per filiere più trasparenti e credibili. L’informazione sui prezzi e i termini commerciali, per esempio, ridurrà gli squilibri di potere e costruirà un più equo sistema alimentare per tutti, dando ai consumatori le informazioni di cui hanno bisogno per praticare scelte etiche.
Crediamo che il nostro nuovo approccio all’agroecologia sia essenziale per un sistema alimentare sostenibile. È il cuore della visione di Fairtrade per un futuro sostenibile e per raggiungere gli SDGs. Infatti, tra i 169 diversi punti d’azione degli SDG ce n’è soltanto uno che non è in qualche modo legato all’alimentazione e all’agricoltura. Significa anche che gli Obiettivi saranno raggiunti con successo se piccoli agricoltori e lavoratori agricoli giocheranno un ruolo centrale nella loro pianificazione e implementazione.
A metà del percorso per arrivare all’Agenda 2030, il vertice di bilancio delle Nazioni Unite offre alla comunità internazionale l’opportunità di dare l’ultima spinta verso un pianeta veramente sostenibile. Ma questo non succederà senza un Sistema alimentare più sostenibile costruito secondo fondamenta olistiche ecologiche, sociali ed economiche. Siamo fiduciosi che il nuovo approccio di Fairtrade all’agroecologia contribuirà a gettare queste basi per gli agricoltori, i lavoratori agricoli, le imprese e i consumatori, perché un futuro sostenibile deve essere anche un futuro equo.
Per saperne di più sul lavoro di Fairtrade per sistemi alimentari sostenibili.
Questo articolo è stato tradotto dall’originale pubblicato su Devex con il titolo: “Opinion: Sustainable farming is the key to sustainable food system.