La moda sostenibile, per essere realmente tale e non solo “greenwashing”, deve essere un’attività etica, socialmente e dal punto di vista ambientale. Intervista ad AlgoNatural in occasione del Black Friday.
Marisol desiderava dare vita a un progetto che puntasse non solo alla vendita di abbigliamento alla moda e per tutti i giorni, ma focalizzato sulla sostenibilità e il rispetto della salute delle persone e dell’ambiente.
Nel 2015 a Udine apre così i battenti Algonatural il suo negozio di “moda al naturale”, oggi anche e-commerce. In occasione del Black Friday le abbiamo chiesto cosa significa per lei moda sostenibile:
La moda sostenibile è quella che non sfrutta le persone, che non inquina e non è pericolosa. E dovrebbe essere sostenibile anche per chi acquista, perché pensata per durare nel tempo, e non per essere cambiata spesso e con superficialità.
Al posto degli acquisti compulsivi, noi sosteniamo quelli consapevoli e tranquilli
La logica della scarsità, dell’urgenza e dell’offerta imperdibile sono tipiche della “fast-fashion”. Noi suggeriamo, invece, di fare acquisti ponderati, non guidati dall’emozione e dal senso di urgenza creato da alcune aziende.
Mi piacerebbe anche far riflettere le persone sul valore degli articoli, termine che preferisco a quello del prezzo. Il valore di un prodotto è legato non solo al costo della materia prima ma a tutta il processo produttivo e, soprattutto, alle modalità di coltivazione e produzione.
Facciamo acquisti ragionati
Di per sé non è sbagliato, per il consumatore, cercare di risparmiare; ma la logica non può essere sempre quella del prezzo più basso.
Se gli articoli vengono continuamente proposti con sconti spropositati oppure a prezzi molto più bassi a quelli di listino, sicuramente chi acquista risparmia ma, altrettanto sicuramente, c’è qualcun altro a pagarne il prezzo (e molte volte sono le persone e/o l’ambiente).
Riassumendo: facciamo acquisti ragionati senza dimenticare tutti i soggetti coinvolti nella produzione e nella distribuzione.
Come consumatori non è semplice capire di chi fidarsi
Per questo bisogna imparare a leggere le etichette e, soprattutto, cercare le certificazioni. Come facciamo ormai con gli articoli di cosmetica o i prodotti alimentari.