Il riconoscimento è legato all’impegno nella promozione dei valori del Commercio Equo e Solidale, anche attraverso una Legge Regionale
Le regioni e i territori locali sono un punto focale per lo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione sul commercio equo. Proprio per questa ragione, attraverso la campagna “Territori Equosolidali” che portiamo avanti insieme ad Equo Garantito e Associazione Botteghe del Mondo, cerchiamo di mettere in connessione Regioni e Comuni hanno di unirsi ad altri Territori, sviluppare e rendere visibili le iniziative della collettività a favore del Commercio Equo e Solidale e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs – Agenda 2030). La medesima iniziativa è conosciuta al di fuori dei confini nazionali col nome di “Fair Trade Towns” a ad oggi in tutto il mondo coinvolge oltre 2.000 enti locali, in più di 30 paesi, dal Canada al Brasile, dal Camerun all’Australia, dal Libano al Costa Rica, oltre alla maggior parte delle nazioni europee.
E dallo scorso primo aprile, anche la Regione Emilia-Romagna, si è aggiunta agli enti locali “Territori equosolidali” per il significativo impegno nella promozione dei valori della sostenibilità sociale e ambientale. L’Emilia-Romagna, infatti è stata tra le prime Regioni a dotarsi di una legge sul Commercio Equo e Solidale. Infatti alla fine del 2009 è stata approvata la L.R. 29/12/2009 n.26, e dal 2011, grazie ai fondi di questa Legge, supporta le attività informative ed educative promosse sul territorio dalle organizzazioni. In questi anni, come risulta dall’inchiesta fatta dalla rivista Altreconomia, la Regione Emilia-Romagna ha destinato oltre 1,5 milioni di euro al Commercio Equo e Solidale permettendo di realizzare percorsi didattici nelle scuole, pubblicare materiali informativi, organizzare annualmente Rivestiti! un appuntamento di riferimento anche a livello nazionale per la moda equosolidale e sostenibile.
In Emilia-Romagna attualmente operano 12 organizzazioni del Commercio Equo e Solidale che, su tutto il territorio della Regione, gestiscono 15 punti vendita Botteghe del Mondo. Tra queste organizzazioni, tre svolgono anche attività di importazione di prodotti equosolidali, estendendo quindi il loro impatto oltre i confini locali e su tutto il territorio nazionale. Le organizzazioni, riunite all’interno della rete Terra Equa, sono iscritte al Registro Equo Garantito e sono sottoposte quindi ad un sistema di monitoraggio e controllo certificato da un ente esterno. Nel 2021, hanno generato ricavi per quasi 6 milioni di euro.
Il riconoscimento è stato attribuito al Presidente della Regione Stefano Bonaccini dai Rappresentanti delle organizzazioni di riferimento a livello nazionale del Fair Trade. A ritirarlo, il Consigliere regionale Antonio Mumolo alla fiera della moda etica e delle economie sostenibili Rivestiti.
“E’ un riconoscimento che ci onora e che ci spinge a rafforzare ulteriormente il nostro impegno per promuovere i principi del commercio equo e solidale e sostenere le organizzazioni che operano in questo settore- ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini-. Il commercio equo solidale permette di dare il giusto riconoscimento economico ai piccoli produttori locali dei Paesi in via di sviluppo e, allo stesso tempo, garantire ai consumatori prodotti di qualità. La dimostrazione che un’altra economia è possibile. Un modo concreto per promuovere una società più giusta, equa ed inclusiva. Grazie, dunque, per questo riconoscimento che considero rivolto a tutto il territorio emiliano-romagnolo e ai suoi cittadini. Un territorio da sempre attento ai valori della comunità e della solidarietà”.
Paolo Pastore, Direttore Generale di Fairtrade Italia ha commentato: “Sono personalmente e professionalmente molto legato al Territorio dell’Emilia-Romagna. Qui operano circa 20 aziende partner di Fairtrade grazie alle quali prodotti come caffè, banane e zucchero sono importati, trasformati e poi distribuiti in tutta Italia, con delle ricadute eccezionali” ha dichiarato Pastore. “Il riconoscimento è frutto dell’attiva collaborazione tra il network di associazioni del territorio e le Amministrazioni, che negli anni si sono dimostrate molto attente nel promuovere l’economia sociale e il Commercio Equo e Solidale. Il ruolo degli Amministratori Locali è fondamentale per presidiare i bisogni dei cittadini e allo stesso tempo favorire iniziative che contribuiscono allo sviluppo di una conoscenza collettiva di tematiche come la sostenibilità sociale e ambientale”.
“Il Commercio Equo e Solidale – ha dichiarato David Cambioli, presidente di Equo Garantito – è un’alternativa concreta di consumo responsabile che propone pratiche commerciali più eque e sostenibili, alla portata di tutti i cittadini e le cittadine. L’auspicio, quindi, è che il titolo di Territorio Equosolidale alla Regione Emilia-Romagna sia un primo passo per continuare a promuovere su un territorio già sensibile e attento a queste tematiche azioni di solidarietà, rispetto per le persone e per l’ambiente, supporto all’esperienza del Commercio Equo e Solidale. I Soci dell’Emilia-Romagna aderenti ad Equo Garantito e riuniti nella rete Terra Equa sono attivi da oltre trent’anni sul territorio regionale e il sostegno della Regione in questi anni, grazie alla Legge sul Commercio Equo e Solidale, è stato senza dubbio di grande supporto per promuovere e diffondere i valori del Fair Trade”.
“La rete del Commercio Equo e Solidale in Emilia Romagna è da anni un laboratorio di cittadinanza attiva con cui abbiamo collaborato sin dall’inizio” ha dichiarato Massimo Renno presidente dell’Associazione Botteghe del Mondo. “Siamo fieri di premiare questa virtuosa sinergia con gli enti locali, aperta al mondo delle economie solidali e nell’importante cornice del festival Rivestiti, che promuove un nuovo stile di moda etica, rispettosa dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente.”
Lo scorso novembre anche la Regione Veneto era diventato un Territorio Equosolidale.