Fairtrade partner di sostenibilità di Educhef 2024
A ottobre 2024 prende il via Educhef, il corso di educazione alimentare dedicato al personale dell'Università di Padova.
Continua a leggereIl cambiamento climatico è ingiusto: colpisce i più deboli ma chi l’ha provocato ne paga meno le conseguenze. Per vivere sostenibile è essenziale riflettere sul concetto di Giustizia Climatica.
Il concetto di giustizia ambientale nasce negli anni ‘80 negli Stati Uniti dove vengono compiuti i primi studi che mettono in relazione la gestione dei rifiuti con i gruppi più vulnerabili della popolazione. In pratica si scoprì che i rifiuti venivano stoccati nei quartieri più poveri delle città, abitati prevalentemente da persone di colore e che vivevano sotto la soglia minima di povertà e che meno erano responsabili della loro produzione. Da questa consapevolezza e dalla volontà di agire per combattere questo fenomeno nascono anche i primi movimenti di protesta.
Da allora migliaia di studi hanno dimostrato che le comunità più marginalizzate, in tutto il mondo, sono le più esposte ai problemi derivati dai rifiuti pericolosi, dall’estrazione di risorse primarie, dallo sfruttamento della terra. E ora dal cambiamento climatico, le cui conseguenze si abbattono più ferocemente sulle popolazioni che meno hanno contribuito al riscaldamento globale.
Ad esempio, gli abitanti di quella fascia tropicale dove si trova il più ricco patrimonio di biodiversità e le fonti di ossigeno più importanti per il nostro pianeta. Il concetto di giustizia ambientale si è quindi allargato a quello di giustizia climatica.
L’agricoltura è responsabile del 21% delle emissioni di gas serra, la deforestazione dell’11%: vuol dire che i fenomeni meteorologici estremi a cui stiamo assistendo sono causati in gran parte anche da questo settore.
Un’ agricoltura intensiva, con un impiego massiccio di prodotti chimici è responsabile del depauperamento e della progressiva riduzione di fertilità del suolo.
Ed è proprio questo il settore maggiormente investito dagli effetti del cambiamento climatico: il prolungarsi di stagioni secche, i fenomeni piovosi estremi, l’imprevedibilità delle stagioni, lo spostamento delle colture sono solo alcuni delle conseguenze che stanno influendo, e influiranno sempre di più sulla produzione a livello mondiale, sulla nostra alimentazione, sulla possibilità di garantirsi la sopravvivenza in futuro. E’ particolarmente evidente per le popolazioni più vulnerabili ed esposte agli effetti del cambiamento climatico.
Uno studio di Fairtrade International pubblicato nel 2021 ha analizzato gli effetti dei cambiamenti climatici sulle colture in Africa, Asia e America Latina, proprio in quella fascia climatica dove si coltivano il caffè, il cacao e le banane, tra gli altri prodotti da cui deriva il reddito per intere comunità.
Entro il 2050 potremmo perdere metà della superficie coltivata a caffè nel mondo, mentre le altre colture, danneggiate da fenomeni climatici estremi e dalle conseguenti malattie, potrebbero ridursi con enormi conseguenze non solo sul reddito delle popolazioni che da esse dipendono ma anche perché causeranno l’abbandono delle terre e l’aumento esponenziale dei fenomeni migratori.
Il tema della giustizia climatica è cruciale per tanti motivi:
Fairtrade lavora insieme agli agricoltori per affermare il principio della giustizia climatica e per offrire gli strumenti necessari ad affrontare il cambiamento.
Al di là dei programmi specifici, gli Standard Fairtrade sono progettati per rispondere ai criteri di sostenibilità ambientale, oltre che sociale ed economica e aumentare la fertilità dei suoli. Ad esempio:
Da questo articolo avrai capito che il concetto di giustizia climatica è cruciale per la sopravvivenza del nostro pianeta e in particolare per quella delle comunità che coltivano il cibo che amiamo. Se vuoi coltivare uno stile di vita sostenibile, ogni piccolo gesto è importante!
Il principio di giustizia climatica è essenziale per affrontare il tema del cambiamento climatico, ridurre le disuguaglianze, prevenire le migrazioni, assicurare la fertilità del suolo (essenziale per il futuro delle prossime generazioni) e garantire a tutte e a tutti di vivere nella propria terra prima che diventi inospitale. Ecco perché Fairtrade mette insieme giustizia sociale e climatica per un futuro sostenibile.