Mentre il numero di piccoli agricoltori e piantagioni che coltivano erbe e spezie è molto vasto e diversificato, il numero di aziende che commercializzano i loro prodotti è significativamente più basso. Questa disuguaglianza si traduce anche in un enorme divario di potere quando si tratta di negoziare prezzi e altre condizioni di vendita.
I produttori di spezie si trovano a lavorare con infrastrutture scadenti e poche risorse logistiche. Molti di loro coltivano in aree remote, che hanno poche strade o ferrovie e spesso, in cattive condizioni, e connessioni Internet estremamente lente o inesistenti. Questi fattori aumentano i loro costi di produzione, ostacolano il loro accesso al mercato e li rendono dipendenti da un numero limitato di operatori commerciali che visitano le loro zone.
Anche nella coltivazione di spezie influiscono molto i cambiamenti climatici che rendono imprevedibile la produzione di molte erbe e spezie. Ad aggiungersi, ci sono le fluttuazioni dei prezzi che aumentano notevolmente l’incertezza sulle prospettive di raccolto e reddito.
L’IMPATTO PER I PRODUTTORI
Le aziende che acquistano erbe e spezie a condizioni Fairtrade pagano un Premio del 15% in aggiunta al prezzo di vendita. Il Premio viene gestito dalle cooperative, formate da piccoli produttori (possiedono mediamente meno di 2 ettari di terreno) o dai Comitati di gestione del Premio, formati da lavoratori eletti, nel caso delle piantagioni.
Nel caso delle spezie, non è previsto un Prezzo minimo Fairtrade, a causa delle diverse tipologie e qualità di spezie presenti sul mercato, tranne per la vaniglia e altre spezie su specifica richiesta degli agricoltori (la tabella dei prezzi è disponbiile sul sito di Fairtrade International ).
Agricoltori e lavoratori delle piantagioni su piccola scala investono il Premio Fairtrade per favorire il benessere economico, sociale e ambientale delle loro comunità. Per questo, i membri della cooperativa o, nelle piantagioni, i lavoratori rappresentati nel Comitato di gestione del Premio, si incontrano regolarmente in assemblee generali per decidere democraticamente come spendere questi fondi. Gli investimenti comprendono istruzione, assistenza sanitaria e progetti comunitari, nonché attrezzature per il trattamento e prestiti o pagamenti in contanti ai membri.
Oltre al Prezzo minimo e al Premio Fairtrade, la certificazione Fairtrade ha molti altri vantaggi: la disponibilità di prefinanziamenti, formazionesulla sicurezza, la salute e la protezione ambientale nonché la consulenza per le tecniche di coltivazione e lavorazione.